Già condannato per maltrattamenti in famiglia e danneggiamento non rispetta le prescrizioni del Giudice a tutela dell’ex moglie e figlie e perciò viene arrestato.
A finire in manette un operaio bojanese di 45 anni fermato dai carabinieri in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dai giudici del Tribunale di Campobasso. Si tratta di un nuovo caso di "stalking". G.L.S., queste le iniziali dell’uomo, era già stato arrestato nell’agosto del 2008 quando il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Campobasso, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica dopo le indagini dei Carabinieri di Bojano, emise mei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. L'uomo era stato denunciato diverse volte in precedenza dalla moglie. Per lui scattarono le accuse di maltrattamenti in famiglia e minacce. Secondo la ricostruzione dei carabinieri l’uomo, in più occasioni, e fino al luglio 2008, con atti di violenza fisica e morale, aveva maltrattato la moglie, ripetutamente offendendola ed in alcune occasioni ricorrendo alla violenza fisica. Inoltre l'avrebbe minacciata di morte, tra l’altro impedendole di utilizzare l’autovettura. La donna è affidataria dei quattro figli, tutti minorenni, della coppia. Il 26 gennaio 2009 il Tribunale sostituiva gli arresti domiciliari con la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare prescrivendo all’uomo di non avvicinarsi all’immobile nel quale vivono la moglie e le figlie, al luogo di lavoro della moglie ed alla scuola delle figlie. Il 16 marzo 2009 l’uomo è stato poi condannato dal Tribunale di Campobasso per maltrattamenti in famiglia e danneggiamento a due anni e due mesi di reclusione.
Nonostante le misure disposte dai Giudici a tutela della donna e delle sue figlie, l’uomo, nel tempo, come hanno anche accertato i Carabinieri della Stazione di Bojano, avrebbe continuato a violare le prescrizioni impostegli avvicinandosi sia alla moglie che alla casa di abitazione della donna e delle figlie.
Pertanto, il Giudice monocratico del Tribunale Penale di Campobasso, che ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, ha emesso un ordinanza di misura cautelare personale detentiva nei confronti del 45enne, disponendone la sottoposizione al regime degli arresti nella abitazione della famiglia di origine.
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