Un commerciante genovese di 48 anni è stato condannato a quattro anni e sei mesi con l’accusa di violenza sessuale nei confronti del figlio minorenne. Il pubblico ministero Luca Scorza Azzarà aveva chiesto la condanna a sette anni.
La sentenza è stata pronunciata dal primo collegio della prima sezione penale del Tribunale di Genova. La vicenda risale al 2006, quando la madre iniza ad avvertire alcuni disagi e comportamenti strani nel figlioletto. A quel punto scattano le visite dallo psicologo che parla di possibili abusi subiti dal padre.
Abusi che però non sono mai rapporti completi. La moglie denuncia il marito e partono le indagini. Il perito dell’imputato, però, conferma lo stato di stress del bambino e il disagio, ma lo ritiene imputabile ad altri fattori esterni.
I due coniugi, infatti, erano separati e convivevano rispettivamente con altri compagni.
Fattori che, secondo la difesa, potrebbero avere potuto turbare il bimbo. Il tribunale ha invece ritenuto fondate le accuse e ha condannato l’uomo che, come ha detto il suo difensore, avvocato Stefano Sambugaro, ricorrerà in appello contro la sentenza.
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