Bruxelles, 7 mag (Velino) - "OLAF" è l'acronimo francese della denominazione "Ufficio europeo per la lotta antifrode": “Office européen de lutte anti-fraude” ed ha sede a Bruxelles, e sta per compiere dieci anni. Fu creato nel '99 all'indomani delle dimissioni della Commissione Europea, le prime nella storia dell'Ue, per sospette irregolarità nella gestione del bilancio comunitario, frutto, quindi, una legislazione d'emergenza. Il portavoce dell'Olaf, un italiano, ex ufficiale della guardia di Finanza, Alessandro Butticè, al VELINO fa il punto sull'organismo comunitario guidato da oltre un anno dal magistrato tedesco Franz-Hermann Bruner.
Possiamo definire l'OLAF come una squadra di polizia europea?
"L'OLAF non è una squadra di polizia europea, né un servizio segreto o un ufficio del pubblico ministero, ma un servizio di indagini amministrative dell'Unione europea volto a lottare contro la frode ai danni dell'Unione, ma anche contro la corruzione e altri atti illeciti all'interno delle istituzioni comunitarie. Tutelando il bilancio dell'Unione, l'OLAF opera nell'interesse dei contribuenti europei".
Cosa ha fatto e sta facendo l'OLAF a tutela del contribuente cittadino europeo?
"Tutelando il bilancio dell'Unione Europea, l'OLAF opera nell'interesse dei cittadini-contribuenti europei. Milioni e milioni di sigarette importate di contrabbando nell'Unione europea dai Balcani; una Ong che ha ottenuto in maniera fraudolenta un duplice finanziamento da donatori diversi per lo stesso progetto di sviluppo; la sospetta collusione tra alcuni appaltatori e un funzionario dell’Unione che permetteva loro di presentare fatture gonfiate ottenendo in cambio che lavorassero privatamente per suo conto: sono solo tre esempi degli oltre 200 casi di sospetta frode o corruzione aperti ogni anno dall'OLAF.La missione dell'OLAF è tutelare gli interessi finanziari dell'Unione europea e lottare contro la frode, la corruzione e qualunque altro illecito che abbia implicazioni finanziarie, comprese eventuali gravi violazioni nelle istituzioni europee. In altre parole, l'OLAF tutela il denaro dei contribuenti europei accertando che i fondi comunitari siano spesi in modo corretto , che l'Unione non sia defraudata delle entrate che le sono dovute e che il personale dell'Unione agisca conformemente alle regole". (segue)
L'OLAF si occupa anche di frodi come quelle con le carte di credito?
"No, perché l'OLAF non ha competenza per lottare contro frodi che non riguardano il bilancio dell'Unione. In altre parole, deve essere in gioco il denaro dell'Unione europea. Lo stesso vale per la lotta contro la corruzione: l'OLAF può investigare unicamente se si sospetta che siano coinvolti membri del personale dell'Unione".
Quanto costa e quanto rende l'OLAF ai cittadini europei?
"Il bilancio annuo dell'OLAF supera i 50 milioni di euro. Nel periodo 2005-2007 sono stati recuperati oltre 200 milioni di euro all'anno grazie alle indagini dell'OLAF, con particolare riferimento al contrabbando di sigarette".
Come lavora l'OLAF, da solo o in collaborazione con le polizie nazionali?
"L'OLAF puó condurre autonome indagini amministrative, ma può altresì coadiuvare le autorità degli Stati membri assistendole nelle loro indagini amministrative o penali o coordinando casi transnazionali.I poteri di indagine dell'OLAF dipendono in larga misura dall'oggetto del caso: l'OLAF può ad esempio perquisire gli uffici dei funzionari dell'Unione, ma non le loro abitazioni. Gli investigatori dell'OLAF possono effettuare ispezioni presso le imprese dei beneficiari di sovvenzioni comunitarie, ma non possono farvi irruzione; soltanto le autorità nazionali possono farlo. Le persone che non lavorano per l'Unione ed estranee a transazioni che coinvolgano denaro comunitario non possono essere soggette a indagini dell'OLAF.Le attività dell'OLAF riguardano tutte le istituzioni, gli organi, gli uffici e le agenzie fondate dall'Unione, cosi come l'intero territorio dei 27 Stati membri. L’OLAF può intervenire anche in paesi terzi ove siano in gioco finanziamenti europei e sia possibile cooperare con tali paesi sulla base di accordi". (segue)
L'OLAF ha un potere sanzionatorio nei confronti degli autori degli illeciti?
"No. L'OLAF è unicamente un servizio di indagini amministrative. Le relazioni effettuate al termine delle indagini comportano semplici raccomandazioni. Se vi è prova di un potenziale reato, la relazione è trasmessa ai giudici nazionali competenti. Se è appurata una violazione delle norme deontologiche, deve occuparsene l'organo disciplinare dell'istituzione comunitaria interessata. A prescindere da ciò, i finanziamenti non correttamente utilizzati devono essere recuperati dall'organo che li ha originariamente erogati, per esempio dalla Commissione europea".
É indipendente, ma resta un servizio della Commissione Europea.
"L'OLAF è organizzato come una direzione generale della Commissione europea ed è posto sotto la responsabilità politica del vicepresidente della Commissione europea responsabile per l'amministrazione, l'audit e la lotta antifrode.Nelle indagini e nelle operazioni, l'OLAF è però indipendente dalla Commissione europea e non riceve istruzioni da istituzioni, organi, uffici o agenzie dell'Unione europea, né da governi".
Chi sono gli investigatori dell'OLAF?
"Il personale è attualmente composto da circa 400 persone, provenienti da tutti i paesi dell'Unione europea. Il 70% del personale dell'OLAF svolge funzioni legate alle attività operative dell'Ufficio. In ragione della natura dei compiti dell'OLAF, molte delle persone che vi lavorano hanno un passato di magistrati, funzionari delle dogane, ufficiali o agenti di polizia giudiziaria, ispettori fiscali, controllori finanziari, revisori dei conti o esperti di intelligence". (segue)
Chi controlla l'attività investigativa dell'OLAF?
"All'interno vigono rigorosi controlli sulle indagini dell'Ufficio, condotti sulla base di un Manuale di procedura, della legislazione comunitaria vigente e degli strumenti esistenti in materia di protezione dei diritti fondamentali.Il controllo giudiziario sull'OLAF è esercitato dal Tribunale di primo grado delle Comunità Europee, che ha sede a Lussemburgo, presso il quale chiunque sia direttamente interessato da un'azione dell'OLAF può presentare un ricorso. I giudici nazionali degli Stati membri dell'Unione possono, inoltre, esercitare un controllo indiretto sulla legalità delle azioni dell'OLAF ogni qualvolta gli siano demandati casi dell’Ufficio.L'OLAF comprende anche un comitato di vigilanza, composto da cinque esperti esterni indipendenti, che provvede a monitorare regolarmente il lavoro d'indagine dell'Ufficio. Su richiesta del Direttore o di propria iniziativa, il comitato sottopone al Direttore pareri sulle attività dell'OLAF, senza tuttavia interferire nello svolgimento delle indagini in corso".
Un cittadino europeo può rivolgersi direttamente all'Olaf?
"Chiunque può informare l'OLAF di sospetti di frode o corruzione ai danni degli interessi finanziari dell'Unione europea. I membri del personale delle istituzioni europee che desiderino fornire informazioni afferenti le irregolarità nel loro stesso servizio, possono ricevere una protezione speciale. In linea generale, più le informazioni fornite sono tempestive e concrete, meglio è". (segue)
Come si comporta l'Italia nella lotta alle frodi?
"Le misure di contrasto, cioè gli strumenti investigativi e di protezione penale di cui dispone l'Italia sono sicuramente tra le più avanzate in Europa. Sia dal punto di vista dell'organizzazione che dei poteri di cui dispongono le forze dell'ordine (in modo particolare Guardia di Finanza e Carabinieri, ma anche le Dogane e altri) e giudiziari. Appare purtroppo ancora evidente una certa carenza nella prevenzione. Sulla base dell'esperienza maturata in altri settori, penso di poter affermare che la migliore prevenzione dovrebbe essere effettuata attraverso una più scrupolosa applicazione della regolamentazione a livello locale, da parte degli organi statali e locali, cui è demandato il compito del controllo di primo livello. La lotta alla frode, sul piano della prevenzione, richiede soprattutto uno sforzo di carattere pedagogico. I cittadini, sin da quelli più giovani, nelle scuole, nelle università, devono capire che la frode ai danni dell'Unione non é un illecito senza vittime, come spesso si puó pensare. E per questa ragione che attraverso l'attività della nostra rete dei Comunicatori Anti-Frode l'OLAF cerca di combattere la frode, ma anche la corruzione, attraverso l'informazione del cittadino".
Il risultato più significativo di questi 10 anni di attività dell'OLAF?
"Potrei citarne diversi, quale il fatto di costare meno di quanto ha prodotto in termini di denaro recuperato. Ma penso che quello di esistere ancora, dopo 10 anni, sia il risultato più significativo. Altri servizi simili all'OLAF, a livello internazionale, non sono riusciti a festeggiare il decennale. Ogni attività svolta dall'OLAF lascia sempre qualcuno scontento: i soggetti indagati, in caso di indagini, o i denuncianti, in caso di archiviazioni. Le pressioni e i tentativi di destabilizzazione sono stati tanti e non, come molti hanno spesso fatto credere, da parte della Commissione Europea. E l'OLAF quest'anno celebri suoi primi 10 anni di attività. Un servizio che non è perfetto, ma che si sforza di essere all'altezza delle aspettative, seppure tra molte difficoltà".
(Vittorugo Mangiavillani) 7 mag 2009 12:13
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