Una perizia di valutazione tecnica può essere richiesta per soddisfare diverse necessità con le seguenti modalità:
- Nel corso di una causa legale, tramite il Giudice si chiede la nomina del Consulente Tecnico d’Ufficio ( perizia di CTU).
- Con la nomina di un perito di parte.
- In sede di accertamenti tecnici preventivi, per chiarire alcuni aspetti in una controversia non ancora sfociata in un’azione legale.
- Richiedendo ad un professionista di esprimersi dal punto di vista tecnico circa una situazione esistente, modificata o da modificare, per capire come è più opportuno procedere. Può anche essere propedeutica alla fase progettuale per conoscere i luoghi e le opere sulle quali intervenire (ad es. una relazione geotecnica per la stima delle caratteristiche del terreno).
Altri tipi, riguardano le perizie di stima di immobili: ove si richiede un giudizio tecnico sul valore venale (o valore di mercato) di una costruzione o di un terreno o di qualsiasi altro bene.
Molto spesso, probabilmente nella maggioranza dei casi, si richiedono perizie tecniche di valutazione dei danni sia per la ricerca delle cause sia del loro ammontare.
Il compito del consulente tecnico non è mai semplice perchè, talora, anche piccoli e banali errori nelle misurazioni, nei rilievi, nelle osservazioni dei fatti possono portare, ad esprimere pareri non pienamente aderenti alla realtà. Vi è poi il discorso delle interpretazioni di parte necessarie per tutelare il cliente, inertpretazioni che non devono mai uscire dalla logica e dalla tecnica.
Ovviamente quando vi sono delle parti contrapposte per interessi e visione dei fatti ogni giudizio espresso da un professionista, scontenta qualcuno, sia che il professionista sia un CTP o un CTU. Il Consulente Tecnico deve sempre operare con la massima rigorosità e correttezza professionale. Dunque è opportuno che ricerchi il più possibile riscontri oggettivi, riferimenti normativi, e di buna tecnica., riportando il tutto in una descrizione puntuale dei luoghi, un’analisi approfondita e logica dei fatti, con una formulazione esperta e tecnica dei rimedi, o dei pareri richiesti.
I risultati ottenuti dovranno servire sia al committente, sia alle altre parti che dovranno visionare la perizia, o esaminare i fatti in una causa per decidere a chi dare ragione (Il Giudice in questo caso), o più semplicemente per addivenire ad un accordo stragiudiziale.
La perizia
La perizia è l’esame tecnico, condotto da esperti, di un fatto, di un evento, di una circostanza o di un manufatto, di una costruzione al fine esprimere un oculato giudizio di merito, supportato da ragionamenti tecnici, con l’obiettivo di risolvere un problema interpretativo definito e descritto all’atto del conferimento dell’incarico dato al Consulente Tecnico.
Detto questo è chiaro che esistono moltissime tipologie di perizie e consulenze tecniche. Le più comuni riguardano la stima di immobili, la stima di danni, la verifica di distanze e misure varie, l’analisi di strutture, la qualità dei materiali, tutte intese sia come consulenze di parte sia come consulenze per conto dei tribunali .
Come viene condotta la perizia tecnica.
Dopo il primo contatto in cui il cliente espone le proprie esigenze viene richieste al cliente di fornire informazioni più dettagliate al fine di programmare, ove necessario, ma quasi sempre lo è, il primo sopralluogo.
Dopo aver preparato tutto l’occorrente per operare adeguatamente nel corso della prima visita (strumenti di misura adeguati al caso specifico, macchina fotografica, carta e penna, oltre la matita, per scrivere e disegnare sul posto eventuali particolari) viene dunque concordata la data della prima visita peritale.
In genere, quando l’incarico sia stato conferito da un privato, non è necessario redigere il verbale di sopralluogo e dunque può essere omesso, quando questo viene redatto è poi necessario menzionarlo nella relazione e/o allegarlo.
L’esame dei luoghi, delle situazioni, e delle varie circostanze, viene fatto in modo minuzioso per non trascurare particolari in prima analisi giudicati magari insignificanti, ma che in seguito potrebbero rivelarsi di importanza fondamentale quando a tavolino si studierà il problema.
Pertanto durante i sopralluoghi si tenterà di documentare tutto ciò che si riesce a vedere, mentre, per quanto celato, ci si riferirà a casi similari noti per tecnica o giurisprudenza. Se necessario si proseguirà approfondendo eventualmente i rilievi con strumentazioni più adatte, con l’ausilio di personale specializzato, o con specifiche analisi scientifiche e di laboratorio.
Ove fosse necessario eseguire delle modifiche allo stato dei luoghi esse saranno opportunamente documentate con foto, disegni e riprese video digitali delle operazioni.
Tutto quanto raccolto durante la visita peritale sarà catalogato con attenzione in riferimento alle parti, ai tempi, ai luoghi ed al collegamento tra loro.
Descrizione dei luoghi e delle circostanze
La perizia dopo le premesse d’obbligo in cui si definiscono lo scopo della relazione tecnica e si identificano le parti, procede con la descrizione dei luoghi e poi dei fatti, in questa prima parte della relazione di perizia, non vengono espressi giudizi, ma si fotografano in modo oggettivo i luoghi e le condizioni esistenti.
Alla parte discorsiva vengono allegate planimetrie, disegni, foto e quant’altro ritenuto essenziale per l’illustrazione completa dei fatti.
Questa metodologia di sviluppo della relazione è comune ad ogni tipologia di perizia. La descrizione parte da aspetti generali e riguardanti l’ambiente in cui si trova l’opera, o dove si sono svolti i fatti principali da esaminare, trattando anche loro evoluzione storico temporale.
Quindi si passa ad illustrare i particolari sempre più dettagliati e rilevanti ai fini della stesura della perizia tutti citanti e descritti uno ad uno.
La chiarezza espositiva è l’obiettivo principale anche perché la perizia non sarà letta solo da tecnici esperti del settore trattato, ma soprattutto perché quando la leggeranno gli avvocati o il Giudice che deve decidere, non essendo tecnici, dovranno comunque avere un documento comprensibile ed affidabile dal quale trarre le proprie conclusioni. Spesso, questo è l’aspetto più arduo specialmente quando occorre valutare problematiche non troppo semplici, dai risvolti tecnici molto complicati. Valutazione critica delle informazioni e giudizio tecnico.
Lo stadio successivo della perizia riguarda l’esame critico e tecnico di quanto rilevato ed osservato sul posto.
I ragionamenti esposti saranno rigorosi e, se necessario, il tecnico incaricato approfondirà per la conoscenza delle tecnologie usate, i materiali, le modalità esecutive, i calcoli effettuati avvalendosi eventualmente anche di altri colleghi dello Studio.
A questo punto si potranno formulare i giudizi correlati e conseguenti all’analisi svolta in precedenza.
L’esame ed il giudizio dei fatti, nella relazione potranno essere distinti o esposti congiuntamente per ognuno degli elementi da valutare il tutto sarà riportato in paragrafi o elenchi numerati, riguardanti ciascuno un preciso elemento, sotto il punto generale definito “Esame e giudizio”.
Questi primi giudizi di merito non costituiscono ancora le conclusioni generali della perizia in cui vengono trattati i risultati con gli eventuali rimedi proposti (quando necessari) ed i costi, ma ne costituiscono il presupposto logico dall’insieme dei quali si trarranno le conclusioni generali di perizia.
Dati tecnici
Tutti i dati utilizzati, quelli provenienti dai rilievi durante le visite peritali e quelli derivati dallo studio (bibliografia, citazioni, leggi ecc.), nonché i risultati dei calcoli e delle analisi della situazione saranno riportati in appositi allegati o in una o più tabelle per avere un immediato riscontro della situazione durante la lettura della perizia.
I risultati raggiunti potranno essere così al meglio utilizzati dal committente, per far valere le proprie ragioni in modo da massimizzare la possibilità che queste siano positivamente accolte dal Giudice o dalle controparti.
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