Le istituzioni comunitarie e gli Stati membri attribuiscono grande importanza alla tutela degli interessi finanziari e economici delle Comunità nonché alla lotta contro la criminalità organizzata transnazionale, le frodi e qualsiasi altra attività illegale che arrechi danno al bilancio comunitario.
Infatti, gli attentati alle politiche europee commessi dai criminali e dai frodatori non solo danneggiano il bilancio dell’Unione ma ne compromettono la credibilità.
La responsabilità della Commissione in materia è strettamente legata alla sua funzione di esecuzione del bilancio (art. 274 del trattato CE) ed è stata confermata dall’articolo 280 del trattato CE.
Al fine di potenziare i suoi strumenti di lotta contro le frodi, la Commissione ha pertanto istituito, mediante la decisione 1999/352/CE, CECA, del 28 aprile 1999, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) incaricato di svolgere le indagini amministrative antifrode e cui ha attribuito uno statuto speciale d’indipendenza.
L’Ufficio è entrato in funzione il primo giugno 1999, data di entrata in vigore del regolamento (CE) n° 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 maggio 1999, e del regolamento (Euratom) n. 1074/1999 del Consiglio del 25 maggio 1999, relativi alle indagini svolte dall’OLAF. Esso ha sostituitola Task Force “Coordinamento della lotta antifrode” (UCLAF) del Segretariato generale della Commissione creata nel 1988.
Recapito postale dell’OLAF:
Commissione Europea
Ufficio europeo di lotta antifrode (OLAF)
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B-1049 Bruxelles
Uffici:
Rue Joseph II, 30
B-1000 Bruxelles