A seguito del ricorso di un uomo di 40 anni di Venezia, condannato per violenza sessuale nei confronti di una barista, poiché le aveva toccato il seno appena rifatto, la Cassazione ha stabilito che anche la 'toccatina', fatta ad una ragazza per spavalderia in presenza di amici o la palpatina fatta per scherzo, va punita come violenza sessuale.
Nel caso dell'uomo di Venezia la ragazza, a cui era stato toccato il seno, si era sottoposta ad un intervento di chirurgia plastica e l'uomo l'aveva palpeggiata per valutarne la consistenza dicendole: 'Tutto qua, non sei un granché'.
Come atto sessuale violento, ha messo a punto la suprema Corte, si comprende tutto ciò compromette la libera determinazione della sessualità della persona e invade la sua sfera sessuale con costrizione, quindi comprende anche i gesti "insidiosi e rapidi, purché ovviamente riguardino zone erogene su persona non consenziente". Ad esempio "palpamenti, sfregamenti, baci" sono atti di violenza sessuale ed "è indifferente che chi costringe o induce lo faccia per lucro, per depravazione, per disprezzo, per immondo gusto dello spettacolo o per gioco, purché si agisca con la coscienza e volontà di costringere".