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mercoledì, ottobre 21, 2009

Il 7% dei tradimenti coniugali in Italia è a sfondo omosessuale

Roma, 27 ott. (Apcom) - Gli italiani sono sempre più infedeli nella vita matrimoniale e, sempre più spesso, rompono i 'patti coniugali' per avventure con esponenti dello stesso sesso: a essere a 'sfondo omosessuale' sarebbe, infatti, il 7% dei tradimenti. In pratica, spiega Gian Ettore Gassani, presidente dell'associazione dei matrimonialisti italiani, in ben un matrimonio su due vi è un infedele. Nel 70% dei casi si tratta di infedeltà occasionali, le cosiddette "scappatelle", commesse dai "traditori seriali", autentici professionisti dell'infedeltà. Nel 60% dei casi le infedeltà vengono consumate con i propri colleghi di lavoro, spesso nelle ore pomeridiane.
Le mogli stanno raggiungendo i mariti nelle statistiche degli infedeli, visto che la scappatella è prerogativa al 45% delle donne e al 55% degli uomini). Il 7% dei tradimenti è a sfondo omosessuale, secondo una ricerca del Centro Studi Ami. I processi di separazione e divorzio sovente riguardano tradimenti con persone dello stesso sesso o transessuali (sempre più di moda)."Il difficile per un difensore - spiega Gassani - è mostrare le prove fotografiche di tale tipo di tradimenti al coniuge. Anche le mogli, nel 4% dei casi, tradiscono con una persona dello stesso sesso".
La Cassazione, con la sentenza n. 7207/09, si è pronunciata relativamente ad un tradimento omosessuale equiparandolo, in termini di gravità e addebitabilità della separazione, ad una infedeltà eterossessuale. "Gli uomini che tradiscono a livello omosessuale o transessuale il più delle volte posseggono un grado di istruzione medio-alto e un livello socioeconomico superiore alla media", aggiunge Gassani e conclude: "Se fossero effettuate indagini o investigazioni sul conto di tutte le famiglie italiane, ne uscirebbe un quadro molto diverso da quello offerto dagli stereotipi più consolidati".