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lunedì, aprile 08, 2019

L’arma dei carabinieri potrebbe costituirsi parte civile nel processo sulla morte di Stefano Cucchi

Lo ha fatto sapere il comandante Giovanni Nistri a Ilaria Cucchi consegnandole una lettera, scrive Repubblica


L’arma dei carabinieri potrebbe costituirsi parte civile nel processo sulla morte di Stefano Cucchilo scriveRepubblica, pubblicando una lettera del comandante generale dell’arma dei carabinieri Giovanni Nistri a Ilaria Cucchi, sorella del ragazzo romano trovato morto il 22 ottobre del 2009 in una stanza dell’ospedale Sandro Pertini di Roma, dopo essere stato arrestato e picchiato.
Repubblica scrive che la lettera era stata consegnata a Ilaria Cucchi lo scorso 11 marzo dal generale Roberto Riccardi, portavoce di Nistri; nel farlo Riccardi le ha comunicato l’intenzione di Nistri di chiedere alla presidenza del Consiglio «l’autorizzazione a costituire l’arma parte civile nel processo per depistaggio ai suoi militari qualora nella richiesta di rinvio a giudizio appariranno evidenti le circostanze che la vedono parte lesa».
Nella lettera Nistri si impegna anche a procedere disciplinarmente nei confronti degli autori del pestaggio e delle calunnie (cinque carabinieri ora nel processo in Corte d’Assise) e degli otto accusati di depistaggio, per cui ci si attende che la procura chieda il rinvio a giudizio nelle prossime settimane.

Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi (ANSA/CLAUDIO PERI)