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lunedì, giugno 02, 2014
Con la pronuncia n. 20531 del 19 maggio 2014 la Quinta Sezione penale della Corte di Cassazione fissa un importante principio in tema di prova del reato di stalking, ai sensi dell'art. 612 bis c.p..Nel caso de quo, i fatti contestati avevano ad oggetto le condotte di ripetuta molestia, con pedinamenti o con l'imposizione della propria presenza nei confronti della vittima, episodi talora connotati da minacce gravi rivolte anche nei confronti del convivente di quest'ultima.Secondo la ricostruzione della accusa, inoltre, la precedente condanna dell'imputato per comportamenti analoghi, tenuti in passato nei confronti di un'altra vittima, aveva determinato "in capo alle persone offese un forte stato di timore, inducendole a mutare le abitudini di vita". Con la sentenza in esame la Corte ri...
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