1) i privati che esercitano professioni forensi o sanitarie, o altre professioni il cui esercizio sia per legge vietato senza una speciale abilitazione dello Stato, quando dell`opera di essi il pubblico sia per legge obbligato a valersi;
2) i privati che, non esercitando una pubblica funzione, né prestando un pubblico servizio, adempiono un servizio dichiarato di pubblica necessità mediante un atto della pubblica Amministrazione.
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martedì, agosto 26, 2008
Segreto di Stato - art.12, 1°co.,1 n.801 del 1977
"Sono coperti dal segreto di Stato gli atti, i documenti, le notizie, le attività e ogni altra cosa la cui diffusione sia idonea a recar danno alla integrità dello Stato democratico, anche in relazione ad accordi internazionali, alla difesa delle istituzioni poste dalla Costituzione a suo fondamento, al libero esercizio delle funzioni degli organi costituzionali, alla indipendenza dello Stato rispetto agli altri Stati e alle relazioni con essi, alla preparazione e alla difesa militare dello Stato. In nessun caso possono essere oggetto di segreto di Stato fatti eversivi dell'ordine costituzionale".
Legge 24 ottobre 1997, n.801
mercoledì, agosto 20, 2008
DIRITTO PENALE - CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE O SCRIMINANTI
INFORMAZIONI COMMERCIALI
L’esercizio legittimo di attività investigative nel fornire al committente informazioni lesive dell’altrui reputazione e/o riservatezza.
Nel caso in cui le stesse non riguardino fatti notori, nessun addebito sarebbe ipotizzabile alla condotta dell’investigatore, richiamando l’esercizio del diritto (art.51 c.p.) per la conduzione di attività imprenditoriale, in quanto la Costituzione sancisce la libertà dell’iniziativa privata (art.41 Cost.), oltre che il consenso (art.50 c.p.) tacito dell’avente diritto.
Pertanto le lesioni prodotte alla reputazione dei terzi possono ritenersi scriminate , soltanto se sia assicurato il rispetto delle regole di buona fede e correttezza.
INFORMAZIONI MATRIMONIALI O PRE-MATRIMONIALI
Possono ritenersi scriminate quale esercizio del diritto (art.51 c.p.)
Da parte del committente:
1) di decidere alla creazione delle propria famiglia (pre-matrimoniali);
2) di tutela e interezza della propria famiglia (matrimoniali) (art. 29 Cost.);
Da parte dell’investigatore autorizzato:
1) all’esercizio della propria attività lavorativa, consentita e socialmente utile;
INDAGINI DIFENSIVE
Costituiscono esercizio del diritto di difesa la raccolta di elementi non soltanto a favore dell’indagato, bensi anche a carico di terzi, nei limiti e nel rispetto delle regole di correttezza e buona fede, senza creare indizi di falsa reità a carico del terzo innocente.
L’esercizio legittimo di attività investigative nel fornire al committente informazioni lesive dell’altrui reputazione e/o riservatezza.
Nel caso in cui le stesse non riguardino fatti notori, nessun addebito sarebbe ipotizzabile alla condotta dell’investigatore, richiamando l’esercizio del diritto (art.51 c.p.) per la conduzione di attività imprenditoriale, in quanto la Costituzione sancisce la libertà dell’iniziativa privata (art.41 Cost.), oltre che il consenso (art.50 c.p.) tacito dell’avente diritto.
Pertanto le lesioni prodotte alla reputazione dei terzi possono ritenersi scriminate , soltanto se sia assicurato il rispetto delle regole di buona fede e correttezza.
INFORMAZIONI MATRIMONIALI O PRE-MATRIMONIALI
Possono ritenersi scriminate quale esercizio del diritto (art.51 c.p.)
Da parte del committente:
1) di decidere alla creazione delle propria famiglia (pre-matrimoniali);
2) di tutela e interezza della propria famiglia (matrimoniali) (art. 29 Cost.);
Da parte dell’investigatore autorizzato:
1) all’esercizio della propria attività lavorativa, consentita e socialmente utile;
INDAGINI DIFENSIVE
Costituiscono esercizio del diritto di difesa la raccolta di elementi non soltanto a favore dell’indagato, bensi anche a carico di terzi, nei limiti e nel rispetto delle regole di correttezza e buona fede, senza creare indizi di falsa reità a carico del terzo innocente.
domenica, agosto 10, 2008
Processo a Radovan Karadžić
Radovan Karadžić, in lingua serba Радован Караџић (Petnjica, 19 giugno 1945), è un politico, poeta e psichiatra bosniaco, di origini serbe, incriminato per crimini di guerra e genocidio dal Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia dell'Aja. A suo carico è stato emesso un mandato di cattura internazionale eccezionale in base all'articolo 61 del Tribunale. Il governo degli Stati Uniti ha inoltre offerto un premio di 5 milioni di dollari per la sua cattura assieme al generale serbo bosniaco Ratko Mladić. È stato arrestato il 21 luglio 2008 dalle forze di sicurezza serbe[1].
Rolland Freisler, giudice sanguinario del Tribunale di giustizia del Popolo
Roland Freisler (Celle (Germania), 30 ottobre 1893 – Berlino, 3 febbraio 1945) è stato un giurista tedesco della Repubblica di Weimar e del Terzo Reich.
Durante quest'ultimo periodo giunse all'apice della carriera: dall'agosto 1942 fino alla sua morte durante un bombardamento alleato su Berlino fu presidente del Volksgerichtshof, il supremo tribunale nazista per i delitti politici.
Quale giudice responsabile di migliaia di condanne a morte a seguito dei dibattimenti da lui presieduti nell'ultimo triennio del regime nazista - soprattutto processi-farsa, i cui esiti erano scontati fin dal principio - Freisler è tristemente noto come il più celebre giudice penale del Terzo Reich. Il suo atteggiamento aggressivo e mortificante nei confronti degli imputati è un esempio rappresentativo della "stortura del diritto" (Rechtsbeugung) sotto il nazismo e dell'asservimento della giustizia al terrore organizzato di regime.
Durante quest'ultimo periodo giunse all'apice della carriera: dall'agosto 1942 fino alla sua morte durante un bombardamento alleato su Berlino fu presidente del Volksgerichtshof, il supremo tribunale nazista per i delitti politici.
Quale giudice responsabile di migliaia di condanne a morte a seguito dei dibattimenti da lui presieduti nell'ultimo triennio del regime nazista - soprattutto processi-farsa, i cui esiti erano scontati fin dal principio - Freisler è tristemente noto come il più celebre giudice penale del Terzo Reich. Il suo atteggiamento aggressivo e mortificante nei confronti degli imputati è un esempio rappresentativo della "stortura del diritto" (Rechtsbeugung) sotto il nazismo e dell'asservimento della giustizia al terrore organizzato di regime.
lunedì, agosto 04, 2008
La revisione
La revisione è un mezzo d’impugnazione, con la quale si tende a correggere l’ingiustizia di una sentenza di condanna o di patteggiamento oppure di un decreto penale di condanna divenuti irrevocabili, anche se la pena è già stata eseguita o estinta
La revisione è ammessa quando gli elementi posti a base della domanda siano tali da dimostrare, se accertati, che il condannato deve essere prosciolto.
Essa può essere richiesta: se dopo la condanna sono sopravvenute o si scoprono nuove prove che, sole o unite a quelle già valutate, dimostrano che il condannato deve essere prosciolto.
La revisione è ammessa quando gli elementi posti a base della domanda siano tali da dimostrare, se accertati, che il condannato deve essere prosciolto.
Essa può essere richiesta: se dopo la condanna sono sopravvenute o si scoprono nuove prove che, sole o unite a quelle già valutate, dimostrano che il condannato deve essere prosciolto.
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