I cittadini dell’Unione europea, nel caso in cui ritengano violati i propri diritti, possono ricorrere alla Corte dei diritti dell’uomo, con sede a Strasburgo. I diritti sanciti nella Convenzione e tutelati dal Tribunale di Strasburgo sono parecchi, ma si può richiedere l'intervento della Corte solo quando sono esaurite le vie di ricorso interne.
Il tribunale di Strasburgo è la più importante istituzione di tutela giuridica dei diritti dell'uomo a livello europeo. Ogni singolo cittadino dell'Europa unita può rivolgersi alla Corte per lamentarsi dell’eventuale lesione dei diritti sanciti dalla Convenzione. Questa istituzione però non si occupa dei ricorsi diretti contro privati o contro istituzioni private.
Ecco, per esempio, alcuni casi si può ricorrere al Tribunale di Strasburgo
la lentezza cronica dei processi nazionali, cioè se vogliamo che il processo in cui siamo coinvolti sia risolto entro un tempo ragionevole
per trattamenti disumani o degradanti
per far valere il diritto alla libertà di espressione
per tutelare la privacy della propria vita privata e familiare e della propria corrispondenza
Tutti i rapporti con la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo avvengono in via epistolare. Le lingue ufficiali sono il francese e l’inglese ma i cittadini possono scrivere in una qualsiasi delle lingue degli Stati membri. La procedura è totalmente gratuita, ma è necessario che i ricorsi di individui o gruppi siano conformi a alcuni criteri di ammissibilità.
Per prima cosa si deve scrivere e inviare il ricorso per posta normale e non in forma anonima. Se il cittadino non vuole che sia rivelata la sua identità, è sufficiente precisarlo nella lettera e spiegare il perché. Si deve poi dimostrare la fondatezza del ricorso. Questo deve essere presentato entro 6 mesi dalla decisione definitiva data da un'autorità nazionale. Inoltre non ci devono essere altre procedure internazionali in corso per l'indagine o la soluzione dello stesso caso.
La richiesta di ricorso può essere scritta anche senza l'assistenza di un avvocato e deve riportare nome, data di nascita, nazionalità, professione e indirizzo del cittadino e dell’eventuale rappresentante. Inoltre deve esporre i fatti in modo sintetico, con l’indicazione della parte contro cui è presentato il ricorso e le copie di tutti i documenti utili.
Tra i Paesi più condannati a Strasburgo, per la lentezza dei processi giudiziari, al primo posto c’è proprio l’Italia e per lo stesso motivo la Russia, la Francia, Polonia e Turchia. Anche se per quest’ultimo Paese le condanne che pesano maggiormente sono quelle "pesanti", cioè torture inflitte agli oppositori curdi, violazione del diritto alla vita e dei principi basilari della democrazia, come per esempio la libertà di espressione.
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