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martedì, giugno 02, 2015

DRONI PROFESSIONAL SOCCORSO - Malatesta Investigazioni

 Droni


E’ la Mayo Clinic, una delle eccellenze nella sanità a livello mondiale, a pubblicare sul suo blog un interessante post sulle potenzialità dei droni in campo medico.
Secondo Cornelius A. Thiels, D.O la capacità di volo dei droni professionali è adeguata, per il trasporto del sangue. In particolare i droni potrebbero collegare velocemente e a basso costo i grandi ospedali con piccole strutture ospedaliere, o di primo soccorso, che potrebbero non avere sufficienti scorte di plasma per rispondere ad eventuali richieste fuori norma.
In questo senso i droni potrebbero essere utilizzati anche per il trasporto rapido di medicinali speciali e rari, come specifici sieri anti veleno o medicinali particolarmente costosi.
L’idea sembra davvero promettente ma siamo ancora alle fasi iniziali.
Alcuni problemi, seppur non insormontabili, come ad esempio la necessità di garantire la refrigerazione del plasma trasportato o di avere pieno controllo sul percorso del drone, devono essere affrontati e risolti prima di rendere operativo un servizio così delicato.
Il futuro dei droni appare comunque sempre più rilevante.



 Ambulanza Drone



Un drone ambulanza, capace di trasportare un defibrillatore di 4 kg. È la nuova frontiera dell’utilizzo degli Apr, che arriva direttamente dall’Olanda. Il mezzo, sviluppato da Alec Momont uno studente di ingegneria di 23 anni, è stato presentato all’università Tecnica di Delft e promette di cambiare radicalmente il mondo del soccorso aereo.

100 KM/H PER UN SOCCORSO VELOCE

Il drone, dotato di 6 eliche, è in grado di raggiungere una sorprendente velocità di 100 km/h. Può portare il defibrillatore in un minuto dalla chiamata, in una zona di 12 kmq. E non è tutto, perché una volta sul posta il personale medico può dare istruzioni alle persone che si trovano nei pressi della vittima, grazie a un microfono e a una videocamera posizionate sull’Apr.

IL DRONE AUMENTA LE POSSIBILITÀ DI SOPRAVVIVENZA ALL’80 PER CENTO

Chiariamoci, si tratta solo di un prototipo. Però il sassolino nello stagno è stato lanciato e, in Olanda, qualcuno ha già iniziato a chiedere informazione. Il progetto è stato apprezzato in particolare dai servizi di urgenza di Amsterdam e dalla Fondazione per il cuore.
Il drone è realizzato in parte in fibra di carbonio, con alcuni elementi prodotti con una stampante 3D. Costerà circa 21mila dollari. Un prezzo tutto sommato accettabile se si considera che, secondo l’ateneo olandese, l’uso dell’Apr permetterebbe di aumentare le possibilità di sopravvivenza dall’8 all’80 per cento.

 “La principale causa di morte delle persone colpite da arresto cardiaco – sottolinea Alec Momont – è il tempo relativamente lungo necessario ai servizi d’emergenza per arrivare sul posto, ovvero circa 10 minuti, mentre generalmente il tempo massimo per salvare una vita è di 4/6 minuti”.

IL FUTURO? UNA RETE DI DRONI AMBULANZA

La speranza del giovane inventore è che si creino i presupposti per mettere in piedi una rete di droni ambulanza nei prossimi 5 anni. Uno scenario, al momento, difficile da immaginare. Ma, considerata la velocità con cui il settore sta dimostrando di evolversi, tutto è davvero possibile.



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